BIO
Ciao, sono Lisa Bizzotto
Sono un Unconventional Coach in PNL e ho studiato nella scuola di Andrea Favaretto.
Questa professione nasce da una naturale conseguenza di quello che mi viene facile e che rispecchia ciò che sono: essere empatica e riuscire facilmente ad ascoltare e a capire la natura delle persone. Punto di partenza per accompagnarle a riscoprire la loro singolarità e di conseguenza scegliere e seguire il percorso che le rispecchi.
La mia formazione
Mi è sempre piaciuto leggere e studiare. Fin da piccola è stato chiaro il mio amore per i libri e la curiosità di andar a cercare ciò che non capivo e ascoltare dalle persone più grandi di me.
Dopo una laurea in Relazioni Pubbliche, la mia curiosità e la propensione a mettermi in gioco mi hanno portato a raggiungere la certificazione di Coach in PNL frequentando l’Unconventional Coaching School® di Andrea Favaretto.
E’ in fase di conclusione il mio percorso in “Master in Counselor Professionista” presso la Scuola Europea di Psicoterapia Funzionale (SEF) con sede a Padova.
Questi due percorsi diversi tra loro, riescono insieme a dar significato al messaggio che voglio dare ovvero: far “capire” agli adulti che ogni bambino, ragazzo sono in primis delle persone con caratteristiche precise e uniche diverse da noi (genitori, insegnanti, educatori).
Compito dell’adulto è quello di accompagnarli nelle esperienze della vita in modo positivo e soddisfacente rispettando la loro personalità, alternando l’esserne guida a lasciarli liberi di sperimentare le proprie capacità di far da soli.
Dopo una laurea in Relazioni Pubbliche, la mia curiosità e la propensione a mettermi in gioco mi hanno portato a raggiungere la certificazione di Coach in PNL frequentando l’Unconventional Coaching School® di Andrea Favaretto.
E’ in fase di conclusione il mio percorso in “Master in Counselor Professionista” presso la Scuola Europea di Psicoterapia Funzionale (SEF) con sede a Padova.
Questi due percorsi diversi tra loro, riescono insieme a dar significato al messaggio che voglio dare ovvero: far “capire” agli adulti che ogni bambino, ragazzo sono in primis delle persone con caratteristiche precise e uniche diverse da noi (genitori, insegnanti, educatori).
Compito dell’adulto è quello di accompagnarli nelle esperienze della vita in modo positivo e soddisfacente rispettando la loro personalità, alternando l’esserne guida a lasciarli liberi di sperimentare le proprie capacità di far da soli.